Musica

GUY DAVIS / 'MEMORIE DI ADRIANO' @ TEATRO DAL VERME - MILANO - 12/05/-14/05/2012

GUY DAVIS / 'MEMORIE DI ADRIANO' @ TEATRO DAL VERME - MILANO - 12/05/-14/05/2012

C’è sempre un po’ di imbarazzo quando ci si trova a dover scrivere bene, “senza se e senza ma”, di un qualche evento particolare, in questo caso di due concerti facenti parte della stessa rassegna. Un giudizio troppo positivo, infatti,  potrebbe sempre dar adito a sospetti di recensione “pilotata” o comunque fortemente influenzata dai più diversi fattori. Prendiamo appunto il caso delle due serate (sabato 12 maggio e lunedì 14 maggio) legate a  “Music Club ‘round Midnight”, diversissime fra loro ma accomunate dall’ essere state entrambe perfette…non sarebbe possibile parlarne male nemmeno volendo.
Dopo il successo del primo appuntamento caratterizzato dalle atmosfere sognanti dei Big Deal e dalla tempesta elettrica di Edda, la seconda serata “Music Club” è stata all’ insegna del blues più torrido grazie all’ eccellente prova live di Guy Davis. Accompagnato per l’ occasione dall’ one man band  Francesco Piu, da Fabrizio Poggi (Chicken Mambo) e da Eugenio Finardi, Guy ha colto l’ occasione per festeggiare il suo sessantesimo compleanno con un concerto sold out che i presenti ricorderanno a lungo. Tutti accomunati dalla stessa passione per la “musica del diavolo”, i quattro – per quasi due ore secche di spettacolo – hanno omaggiato in maniera trascinante maestri del blues quali Blind Willie McTell, Robert Johnson e Blind Lemon Jefferson, alternando titoli classici del genere come Dust My Broom, See That My Grave Is Kept Clean e My Little Red Rooster ad altre composizioni autografe di Guy. Grande intrattenitore e musicista generosissimo, Davis ha conquistato il pubblico fin dal primo brano arrivando persino a farci latrare ed abbaiare come lupi sperduti in My Little Red Rooster. Festa nella festa, a serata finita ci si è ritrovati tutti nel cuore della notte a festeggiare nel foyer del teatro, con brindisi ed auguri, il compleanno del bluesman.

Stesso calore e partecipazione ma serata totalmente differente quella di lunedì 14 maggio, per l’ occasione spostata in orario classico e nella ben più capiente sala grande (ma esauritissima) del teatro Dal Verme. Peppe Servillo, forte dell’ esperienza già accumulata nel riproporre il repertorio di Domenico Modugno con Uomini In Frac,  riporta in scena lo spettacolo dal letterario titolo “Memorie di Adriano” - dove l’ Adriano in questione non è quello della Yourcenar bensì il “molleggiato” nazionale -  che circa due anni fa aveva debuttato proprio al Dal Verme. Accompagnato da Rita Marcotulli al pianoforte, unita ad un ensemble jazz di tutto rispetto (Javier Girotto al sax, Fabrizio Bosso alla tromba, Furio Di Castri al contrabbasso e Mattia Barbieri alla batteria ), Servillo ha rivisitato il repertorio del periodo “Clan” di Adriano Celentano, periodo in cui sono nate canzoni che fanno parte della memoria musicale del nostro Paese. Senza che ci si accorga del tempo che è passato, tornano a deliziare con un nuovo vestito ma con la stessa anima Azzurro (eseguita in una bellissima versione che ha coinvolto il pubblico in modo sentito), Pregherò e Il Ragazzo Della Via Gluck. Scorrono, in arrangiamenti che a volte stravolgono ma sempre rispettano,  brani noti e meno noti ed è bello e strano (ri)scoprire quanto canzoni come Sei Rimasta Sola o Una Carezza In Un Pugno fino alla finale Storia D’ Amore, abbiano sempre fatto parte - anche se dimenticate o messe in un angolo della memoria - del nostro DNA musicale.